L'ex centravanti di Parma e Verona ha il genitore ricoverato a Mantova
Un passato in area di rigore, un futuro lungo la linea laterale: Emiliano Bonazzoli oggi ha cambiato ruolo, ma è rimasto sempre in quel mondo che adesso si è fermato per l’emergenza sanitaria. L’ex attaccante spera che tutto finisca presto e soprattutto nel migliore modo possibile per cominciare una nuova avventura.
Un uomo di provincia, partito dal basso e arrivato in alto. Oggi Emiliano Bonazzoli si è smarcato da qualsiasi rimpianto, un po’ come faceva coi difensori avversari nelle affollate aree di rigore in Serie A all’inizio del Duemila: gli infortuni lo hanno frenato all’apice della carriera, ma alla fine è andata meglio di quanto si aspettasse quando era solo un ragazzo. La natura ha dato ad Emiliano qualche centimetro in più rispetto a tanti suoi colleghi di reparto, così per lui usare la testa è stato naturale anche per fare gol. Oggi Bonazzoli studia il futuro in panchina dopo una stagione e mezzo alla guida di ragazze che ce la stanno mettendo tutta per far diventare grande il calcio femminile. Prima di ritornare in campo però dovrà finire l’emergenza sanitaria, che ha anche colpito da vicino il bomber originario di Asola e la sua gente.